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Non deve succedere mai più

Quanto avvenuto al Cimitero Flaminio lascia sconcertati.
La sepoltura presso il cimitero romano di un feto, conseguenza di un aborto terapeutico, avvenuta senza che la madre ne fosse a conoscenza, per di più con l’utilizzo del suo nome sulla croce che identifica la sepoltura, lascia davvero di stucco.

È doloroso apprendere questa vicenda direttamente dai social, ove la giovane donna che aveva interrotto la gravidanza per motivi terapeutici, ha lasciato la sua testimonianza. E’ stato compiuto nei suoi confronti un atto di prepotenza e una grave violazione della privacy ed è mancata ogni umana e civile forma di rispetto, in una circostanza così delicata. Di chi è la responsabilità? Delle autorità dell’Ospedale San Camillo o di Ama come denunciato dalle stesse autorità ospedaliere? Il caso richiede che urgentemente vengano accertate le responsabilità e una verifica dell’applicazione dei regolamenti. Nel caso, se necessario, andrebbe valutata anche una revisione di questi. Certo è che non deve succedere mai più.

30.09.2020

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