A un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, che segnò uno spartiacque nella coscienza del paese, la conta delle donne uccise per mano di un uomo, quasi sempre marito, compagno o ex, è continuata con la stessa tragica violenza. La manifestazione contro la violenza che ha invaso le strade di Roma ci lascia il cuore pieno di speranza per questa moltitudine di ragazze e ragazzi. E’ stato ancora una volta importante esserci ritrovate in tante, di tutte le età. Per aver camminato insieme, per costruire il futuro, libero da stereotipi, dalla violenza e dal machismo.
Siamo scese e scesi in piazza per affermare la nostra libertà e la necessità di un cambiamento culturale radicale nel nostro paese. È necessaria l’educazione affettiva nelle scuole, la formazione agli operatori e alle operatrici della giustizia, alle forze dell’ordine e va rafforzata la rete antiviolenza.
Nei prossimi giorni, per tutto l’anno continuiamo l’impegno in questo senso, perché tanta strada è stata fatta ma ancora molto c’è da fare.