Quattromila ricercatori e ricercatrici precari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) rischiano il posto legato al piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che finirà a dicembre 2025. In questo modo i progetti ai quali hanno lavorato non avranno seguito. Se a questa già gravissima situazione si aggiunge che il comparto ricerca ed università è un altro di quelli più colpiti dai tagli e dai definanziamenti, oltre che dal blocco del turn over, il quadro si presenta davvero molto preoccupante.
Con la Segretaria Elly Schlein siamo andate ad incontrare i precari e le precarie in occupazione permanente. A loro abbiamo espresso vicinanza e promesso impegno per ottenere dal governo un cambio di rotta.
Servono risorse per stabilizzare professionalità che sono l’eccellenza del paese, serve cancellare il blocco del turn over e serve investire su università, ricerca e cultura.
Se si concepisce che la ricerca si regga sulla precarietà significa condannare il paese intero.