Lo abbiamo detto e ribadito: è inaccettabile tradire l’obiettivo del Pnnr di realizzare 60 mila nuovi posti letto per gli studenti universitari. Come abbiamo appreso da una notizia pubblicata da La Repubblica, il taglio sarebbe in arrivo, perché i ritardi accumulati dal governo Meloni nella realizzazione del target è troppo ampio e ormai, sembra, irrecuperabile. Finora sarebbero infatti stati realizzati oppure in dirittura d’arrivo soltanto poco più di un terzo del monte totale dei posti letto, davvero troppo poco.
Siamo dentro un quadro di dispute tra il ministro per il Pnrr Foti e la ministra dell’università Bernini che però non ci interessa, l’Italia non può perdere i fondi che con tanta fatica i nostri governi hanno ottenuto per la realizzazione di nuove residenze universitarie, il diritto al welfare universitario è un capitolo fondamentale per il reale rispetto del diritto allo studio nel nostro Paese. E quei posti letto sono indispensabili nell’attuale situazione. La verità è che purtroppo, a parte la propaganda e le promesse, di taglio in taglio il governo Meloni sta mostrando il proprio fallimento sull’attuazione del Pnrr”.
Il caro affitti nelle grandi città e la carenza di alloggi universitari stanno ridimensionando il diritto allo studio, indispensabile perché l’università possa funzionare come ascensore sociale. L’Università italiana non può fare a meno di quei posti letto. Il governo Meloni trovi una soluzione al più presto e sia trasparente sulla concreta attuazione del Pnrr, che sta rimanendo l’unico volano di sviluppo per il Paese.