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Riforma Calcio, nostro voto contrario a causa del via libera alle scommesse

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Abbiamo votato contro il provvedimento che di fatto aggira i divieti di pubblicità e di sponsorizzazioni delle scommesse nel calcio, mettendo sullo stesso piano il tema della ludopatia e quello delle riduzioni delle entrate per le società e la penalizzazione che subiscono rispetto al calcio europeo.

A fronte di una situazione che vede crescere in maniera esponenziale il fenomeno del gioco, con una spesa che nel 2025 si stima di 150 miliardi di euro e con sempre maggiore coinvolgimento di giovanissimi, non abbiamo voluto assumerci la responsabilità di autorizzare il governo a rivedere la normativa senza indicare chiaramente la direzione in cui andare.
Il punto in esame poteva essere tolto da un documento che ci ha visto lavorare insieme, affrontando la complessità del tema calcio. Ma evidentemente la questione scommesse e introiti collegati premeva troppo, tanto da sacrificare il resto.

Rivendichiamo perciò di aver contribuito ad arricchire il testo, quello che la commissione ha licenziato è un testo frutto della discussione parlamentare, e questo è un pregio.
Si vede nelle parti che sottolineano il valore sociale e culturale del calcio, la sua diffusione tra le ragazze e i ragazzi, l’attenzione ai vivai, al calcio femminile.
Anche riguardo alla questione degli stadi abbiamo sottolineato l’importanza del coinvolgimento dei Comuni in una possibile cabina di regia e di finanziamenti pubblici che attraggano i privati per un’opera di ammodernamento degli impianti. Ma soprattutto abbiamo proposto gli sgravi fiscali per gli investimenti in infrastrutture sportive dedicate al settore giovanile, dilettantesco, amatoriale e femminile. Così i criteri per la partecipazione ai bandi per gli impianti di proprietà pubblica, nel rispetto dei principi di pari opportunità di genere, ugualmente nel favorire il rinnovo delle concessioni.
Abbiamo richiamato il governo ad individuare gli stadi per Euro 2032, guardando alla ripartizione territoriale e investendo negli stessi. Sostenuto la nascita di una lega femminile e di finanziamenti del calcio femminile, rinnovando il fondo. Queste erano le nostre proposte, qualificanti e innovative ma di fronte alla gravità della questione scommesse era necessario rimarcare la nostra ferma contrarietà. La direzione di cui abbiamo bisogno è decisamente altra.

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