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CINEMA: SANGIULIANO, BORGONZONI E BORRELLI DIANO RISPOSTE

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Sulla vicenda che riguarda l’uomo accusato del duplice omicidio di Villa Pamphili, la destra è in malafede. Stiamo assistendo a uno sciacallaggio politico di bassissima qualità, contro il PD, contro l’ex ministro Dario Franceschini e contro l’ex premier Giuseppe Conte. Un attacco maldestro, per colpire nel mucchio, confondere l’opinione pubblica e continuare la propria campagna ideologica contro il
cinema. La male fede è gigantesca e si evince da quanto sta emergendo: la procedura dei controlli sull’opera cinematografica in cui è coinvolto il presunto killer di Villa Pamphili sono stati effettuati nel 2023, quando al ministero imperavano (e continuano a farlo) la Sottosegretaria Borgonzoni e il Direttore Borrelli. E con loro il Ministro Sangiuliano.
Come si evince dalle inchieste giornalistiche, dal 2022 al 2024 verso società in cui è coinvolto il soggetto in questione sono stati erogati milioni di finanziamenti da parte del Ministero retto dagli stessi Sangiuliano, Borgonzoni e Borrelli. Fa specie che l’ex Ministro Sangiuliano gridi allo scandalo. Sarebbe più opportuno gridasse contro sè stesso, visto che aveva lui la responsabilità del ministero.
Il comportamento degli esponenti della destra è vergognoso.
In questa pessima vicenda la destra si dimostra per quello che è: populismo e distrazione di massa.
Sangiuliano, Borgonzoni e Borrelli diano invece spiegazioni sui finanziamenti erogati e sui mancati controlli.
Noi continueremo a batterci per fare luce su questa vicenda e soprattutto per dare al cinema uno strumento di sostegno solido e trasparente, che aiuti i produttori indipendenti e l’eccezione culturale e per contrastare il sistema di potere opaco messo in piedi dalla destra in questi ultimi anni.

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