L’atto con il quale si istituisce lo sportello per uomini ‘maltrattati’, nel VI municipio di Roma, governato dal centro destra, offre una lettura mistificante, provocatoria e misogina della violenza di genere.
È un attacco alle donne e al faticoso lavoro che si sta facendo per sconfiggere la cultura che sottende alla violenza maschile contro le donne.
In quel provvedimento si arriva a parlare di alienazione parentale, di cui sarebbero vittime gli uomini, dimenticando che le evidenze scientifiche ne negano l’esistenza, come riportato anche nel Libro Bianco per la formazione sulla violenza contro le donne, curato dal Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio sul fenomeno, istituito presso il Dipartimento per le pari opportunità.
La delibera è una vera e propria provocazione, che mi auguro venga sconfessata dalle forze del centro destra e dal governo. La cultura del possesso produce ogni 3 giorni una donna uccisa per mano di un uomo. Su questo terreno non si possono accettare posizionamenti ideologici giocati sulla pelle delle donne.
Intanto ho presentato una interrogazione alla Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella. Ho chiesto che il governo prenda posizione su questa iniziativa, che è in netto contrasto con quanto contenuto nella Convenzione di Istanbul, ratificata anche dall’Italia, e con i molti documenti internazionali e nazionale dove si indica con chiarezza la necessità di adottare un approccio di genere e di scongiurare ogni tentativo di neutralizzare o mistificare la natura della violenza di genere.














