Lo scorso 25 ottobre 2025, il giornalista e scrittore Alessandro Sahebi e’ stato aggredito a Roma, in via Merulana dinanzi al Teatro Brancaccio, da tre
persone. L’aggressione, verbale e fisica, e’ stata causata dal fatto che Sahebi indossava una felpa con il logo di ‘Azione antifascista’. L’aggressione e’ avvenuta alla presenza della compagna di Sahebi e del loro figlio di appena sei mesi. Poche settimane fa, nella stessa zona – molto vicina all’immobile
illegittimamente occupato dall’associazione neofascista Casapound in via Napoleone III, il cui sgombero e’ stato recentemente annunciato, senza seguito, dal Ministro Piantedosi- un gruppo di persone si e’ avventato sulle persone sedute al bar ‘Lo Statuto’, aggredendole e gridando slogan neofascisti. Nel frattempo in altri luoghi del paese si moltiplicano aggressioni di chiara matrice neofascista; da ultimo, nella notte tra il 25 e il 26 ottobre – dunque nelle stesse ore dell’aggressione a Sahebi – un gruppo di neofascisti ha fatto irruzione nel liceo scientifico Da Vinci di Genova, occupato dagli studenti e, al grido di “Viva il duce” ha devastato alcune aule, lasciando decine di scritte e una svastica, fortunatamente senza provocare feriti. Al di la’ dei profili di rilevanza
penale il moltiplicarsi di episodi violenti impone di innalzare il livello di attenzione e di approfondire le attivita’ di indagine, le quali devono ormai necessariamente investire in modo serio le connessioni piu’ o meno evidenti tra simili episodi e il tessuto associativo che, troppo spesso indisturbato, continua a diffondere nel paese idee e metodi neofascisti, contrastanti con la Costituzione e con la legge, anche valutando l’adozione dei provvedimenti di scioglimento cui all’articolo 3 della richiamata legge n. 645/1952. Per questo motivi abbiamo presentato una interrogazione urgente, sottoscritta dal gruppo del Pd, al Ministro dell’interno con la quale chiediamo di sapere: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti richiamati in premessa e quali iniziative intenda intraprendere per prevenire e contrastare il ripetersi di simili episodi; con quali tempistiche intenda procedere ad assicurare lo sgombero dell’immobile di via Napoleone III, illegittimamente occupato dall’associazione neofascista Casapound.



