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OUTDOOR Urban Art Festival – “nessuno dica che sono stati gli alieni”

14 | 15 ottobre – quartiere ostiense | teatro india | pianeta terra
Il Quartiere Ostiense diventa un museo a cielo aperto con gli artisti di OUTDOOR

OUTDOOR Festival Internazionale di Urban Art inaugura a Roma il 14 ottobre presso il Teatro
India, per una seconda edizione unica nel suo genere, con artisti provenienti da tutto il mondo – Brasile, Olanda, Inghilterra, Italia – e una proposta artistica arricchita di istallazioni, sculture, murales permanenti, Knitting Art e Graphic Novel.
Raccontare il presente alle generazioni future lasciando un segno indelebile, questo è il concept scelto da NUfactory, curatori della mostra e network nato con l’intento di valorizzare i fermenti artistici contemporanei e la loro relazione con la città. Quest’anno il festival, che coinvolge la Provincia di Roma con l’Assessorato alle Politiche Culturali ed Assessorato delle Politiche giovanile oltre al Municipio XI e XV, si svolgerà nella zona a cavallo del fiume Tevere, nell’ex polo industriale di Roma, area soggetta a una vasta opera di riqualificazione urbana che ne sta riscrivendole sorti.

“Out Door è un corto circuito tra arte e contesti di vita, un dialogo tra arte contemporanea e trasformazioni urbane – dichiara l’assessore alle politiche culturali della Provincia di Roma Cecilia D’Elia – L’idea del festival è evidenziare quanta parte del nostro quotidiano, visivo e umano, possa essere rivestito e reinterpretato dall’arte contemporanea. Il festival è anche un bellissimo esempio di politica culturale su area metropolitana perché crea connessioni inedite e legami forti tra le persone e il loro territorio. Tutte le opere cercano un forte rapporto con chi le guarda e sono tutte all’aperto per coinvolgere a sottolineare il carattere pubblico di un intervento che vuole coinvolgere anche chi non frequenta luoghi espressamente dedicati all’arte.

Le opere verranno ultimate e presentate il 14 ottobre al Teatro India, ex Fabbrica della Miralanza. OUTDOOR vive questi spazi come un museo a cielo aperto, per un’arte più accessibile e disponibile, ma anche sostenibile. Infatti gli artisti utilizzeranno solo colori a basso impatto prodotti da Oikos, da quasi 30 anni leader nel settore dei materiali e colori atossici per l’architettura.
Tra le punte di diamante di questa edizione il brasiliano Herbert Baglione, già artista della Biennale d’Arte di San Paolo, e per la prima volta in Europa a cimentarsi sulle superfici urbane di grande formato, realizzerà un’ opera permanente. In ognuno dei suoi lavori riproduce la relazione conflittuale tra l’uomo e la città attraverso figurazioni scarne in bianco e nero e tratteggi curvilinei; dal Brasile all’Europa per trovare un giovane talento, l’inglese Kid Acne, writer già all’età di 12 anni e rapper, fa delle parole l’oggetto principale della sua arte.

Con il suo inconfondibile stile realizzerà un’altra opera permanente, uno dei più grandi graffiti della capitale: 50 metri di lunghezza per 7 metri di altezza; dai graffiti alle istallazioni fino ad arrivare alle sculture, per questo c’è l’olandese Zedz, artista a tutto tondo che realizzerà un’opera monumentale nel cortile del Teatro India, una scultura aperta all’interazione con il pubblico; non poteva mancare il made in Italy rappresentato da un’artista giovanissima e già molto apprezzata come l’illustratrice Chiara Fazi che interverrà sulla facciata di un edificio con un’opera ispirata alla nuova campagna Nastro Azzurro SAY YES: 6 maxi-tavole per ricordare 6 Sì che hanno fatto la storia del cinema negli ultimi 40 anni. Tra gli altri Nastro dirà Sì all’amore con la scena finale de Il Laureato e Sì al lungo viaggio per il bene di un amico che si compie in Marrakech Express;il festival accoglierà anche un altro talentuoso illustratore, Agostino Iacurci, classe ’86, con all’attivo già numerose collaborazioni nel campo editoriale, si è già confrontato con le grandi superfici come nel caso della prigione di Rebibbia e un istituto scolastico in Africa. In quest’occasione realizzerà un murales ispirato all’immaginario marino.

Infine l’artista poliedrica Maria Carmela Milano insieme a Federica Terracina, con il supporto dell’Associazione Pippicalzelunghe, realizzeranno un’istallazione di Knitting Art sul Ponte dell’Industria (Ponte di ferro), utilizzeranno solo materiali di recupero, scampoli di stoffa e fili di lana che rivestiranno il ponte di nuovi colori.

PROGRAMMA14 ottobre | ore 18 – 01
TEATRO INDIA | Lungotevere dei Papareschi, 1

>18.30Dialoghi sulle relazioni con l’Urban Art
con gli interventi:
Silvia Litardi, curatrice indipendente
Cobol Pongide astrofisico
Claudia Meschiari, dottore di ricerca in pianificazione territoriale e urbana
Cristina Da Milano, esperta di inclusione sociale
Francesco Dobrovich, projet manager OUTDOOR
coordina Gianluca Petrillo, giornalista per Enel.tv
a cura di ECCOM

> ore 20.30 – 23Sala Bookshop proiezioni dei documentari:
Ostiense un cantiere aperto, realizzato dagli studenti della Facoltà di Economia di Roma Tre
Moto eterno di Alessandro Rubinetti

> ore 21 – 01LIVE SET
Agostino Maria Ticino, electro-chili live set
Realm***a, funk soul dj set
Venice, pop psychedelic live set

15 ottobre ore 12 – 14 via del Porto Fluviale, 22
Tour guidato delle opere con gli artisti
Street Food + Dj set F.C.V.G