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SEL VERSO IL 2013: QUATTRO ANNI DI PROGETTI INNOVATIVI. Giunta Zingaretti: il valore aggiunto della sinistra alle politiche di buon governo

CONFERENZA STAMPA
GIOVEDI’ 26 LUGLIO – ORE 12,00
PALAZZO VALENTINI
SALA PEPPINO IMPASTATO

Intervengono:
Gino De Paolis, capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà della
Provincia di Roma

Cecilia D’Elia, assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Roma

Massimiliano Smeriglio, assessore alle Politiche del Lavoro e
Formazione della Provincia di Roma

Gianluca Peciola, consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà della
Provincia di Roma

Giancarlo Torricelli, coordinatore SEL Area Metropolitana

SEL VERSO IL 2013:
QUATTRO ANNI DI PROGETTI INNOVATIVI PER LA PROVINCIA DI ROMA
Giunta Zingaretti: il valore aggiunto della sinistra alle politiche di buon governo

Politiche attive del lavoro: un nuovo modello
per matching e orientamento

Porta Futuro: un modello innovativo per l’empowerment dei cittadiniInaugurata a luglio 2011, Porta Futuro è la nuova struttura della Provincia di Roma dedicata allo sviluppo della persona e del sistema produttivo; realizza attività di orientamento, formazione e di maching tra domanda ed offerta di lavoro. Primo polo nel suo genere sorto in Italia, dispone di aule attrezzate, sale dedicate agli incontri tra imprese e cittadini, sala conferenze ed uffici, per una superficie coperta che raggiunge i 1800 metri quadrati.
In questi spazi, con il supporto di moderne tecnologie e personale esperto, i cittadini alla ricerca del loro primo impiego, gli adulti che cercano una nuova occupazione e le imprese, possono accedere a numerosi servizi specialistici, come: colloqui d’orientamento per facilitare scelte professionali consapevoli, corsi di formazione dedicati allo sviluppo delle soft skills, strumenti per la ricerca attiva del lavoro, incontri con le realtà organizzative che desiderano investire nel nostro territorio, career day, attività di consulenza e preselezione per le imprese.
Tutti questi servizi sono pubblici e gratuiti sia per le imprese che per i cittadini.
In un anno sono stati oltre 17mila i cittadini che hanno usufruito dei servizi di PortaFuturo, ed 85 le Aziende coinvolte.
Per scelta della Commissione Europea PortaFuturo è oggi anche uno dei 4 hub europei per la mobilità lavorativa dei giovani nei Paesi Europei. Lo prevede il progetto “Your First Eures Job”, che consentirà a centinaia di ragazzi di avere opportunità di occupazione negli altri Paesi UE.
Oltre 9.000 le persone che hanno frequentato i career day di PortaFuturo, giornate dedicate all’incontro fra aziende che mettono a disposizione le loro job vacancies e candidati in cerca di lavoro. In totale fino ad oggi le aziende coinvolte sono state 41, con oltre 1.100 job vacancies mette a disposizione. Concrete opportunità di inserimento e di crescita professionale, organizzate in modo totalmente gratuito da una pubblica amministrazione
Oltre 1.000 invece i cittadini che nell’ultimo anno si sono avvalsi dei servizi di orientamento di Portafuturo: colloqui individuale o di gruppo per verificare le proprie capacità, competenze e vocazioni, individuando iter di crescita e di empowerment.
Un percorso seguito anche da 500 studenti delle scuole superiore che, anche attraverso visite guidate organizzate con gli Istituiti, hanno frequentato un evento con un azienda o un seminario formativo.
PortaFuturo nasce come modello di integrazione. Per questo già sono presenti al suo interno, a seguito di specifici accordi, uno sportello “SUAP” di Roma Capitale di supporto alle esigenze amministrativi delle imprese ed uno della Camera di Commercio relativo alla consulenza sullo start-up e sulla gestione delle imprenditoriale.
Il software di Portafuturo, sviluppato ex-novo e costantemente affinato e messo a punto sarà presto esteso alla intera rete dei Centri per l’Impiego della Provincia di Roma, proprio con l’obiettivo di integrare la massimo il network e consentire l’applicazione del nuovo modello in tutti i servizi.

Centri per l’impiego: una rete in evoluzioneI Centri per l’Impiego rappresentano il punto d’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro ed al tempo stesso lo snodo ideale tra i percorsi dell’istruzione, della formazione professionale e dell’apprendistato. Possono accedervi tutti i cittadini disoccupati o inoccupati della Provincia di Roma, che abbiano compiuto 16 anni ed abbiano assolto all’obbligo scolastico e tutti quei lavoratori con un reddito non superiore agli 8.000,00 € lordi l’anno.
Sono 26 i Centri Per l’Impiego provinciali (oltre al S.I.L.D. Servizio Inserimento al Lavoro Disabili – ex collocamento obbligatorio), diffusi in maniera capillare su tutto il territorio, con 8 sedi a Roma e tre ubicati all’interno delle Università. Sono oltre 700mila gli utenti iscritti ai centri per l’impiego della Provincia.
Negli ultimi 4 anni tre nuovi Centri per l’impiego sono sati aperti all’interno di Sapienza, Roma Tre e Tor Vergata, mettendo a disposizione delle aziende la possibilità di utilizzare il sistema dell’amministrazione provinciale per individuare profili di skills elevato e allo stesso tempo offrire ai giovani romani e a quelli che si trasferiscono sul territorio per motivi di studio la possibilità di avere a portata di mano un punto di riferimento per affacciarsi e confrontarsi con il mondo del lavoro.
A luglio 2011 inoltre è stato aperto un nuovo CPI nel centro di Roma a Testaccio all’interno di Porta Futuro, il nuovo centro per l’orientamento il lavoro e la formazione della Provincia di Roma.

Formazione professionale: risorsa concreta per aziende e cittadini
Formazione professionale per 25 mila cittadiniIn quattro anni sono stati dedicati oltre 60 milioni di euro del fondo sociale Europeo per promuovere e sostenere la formazione professionale dei cittadini, che ha visto coinvolte oltre 25.000 persone.
La Provincia ha anche introdotto il “reddito per il cittadino in formazione”, che ha permesso a migliaia di cittadini disoccupati, inoccupati o in cassa integrazione di frequentare i corsi ricevendo un sostegno al reddito durante il periodo di frequenza delle lezioni. Ciò ha permesso l’accesso alla formazione professionale anche a coloro che, per esigenze contingenti, dovevano rinunciarvi ripiegando sul lavori precari e sottopagati.
9.000 invece i ragazzi fra i 14 ed i 18 anni che ogni anno, frequentano i corsi triennali della formazione dell’obbligo.

On demand: per le aziende una formazione su misuraLa formazione on-demand permette alle aziende di richiedere il finanziamento pubblico per la realizzazione di corsi di formazione per soddisfare i propri fabbisogni di sviluppo organizzativo. E’ stata attivata nel gennaio 2009 con un investimento di 10 milioni di euro, prima ancora che gli effetti della crisi si trasferissero sull’economia reale, consentendo a 700 aziende e oltre 6.000 lavoratori di usufruire di corsi di formazione utili ad affrontare la congiuntura economica negativa, salvaguardando il proprio futuro professionale. In molti casi le aziende formano personale destinato all’assunzione, ottenendo ulteriori sostegni specifici. In questo modo sono stati assunti circa 500 lavoratori negli ultimi 3 anni.


Reddito per il cittadino in formazione
A partire dal 2009 è stato messo a punto un modello di intervento sperimentale quale chiave di politica attiva del lavoro, grazie all’introduzione del Reddito del cittadino in formazione. Attraverso lo stanziamento di un piccolo sostegno economico da parte dell’amministrazione pubblica, è infatti possibile per i cittadini che vogliono formarsi o ricollocarsi, trovare una strada autonoma, conciliare i momenti di formazione, lavoro e vita familiare senza dover rinunciare al proprio futuro.
Per ogni ora di frequenza dei corsi di formazione destinati a persone disoccupate o inoccupate, è stata prevista una indennità pari a 3/5,00 €. per ogni ora di partecipazione alla formazione e alle altre attività di orientamento e work experience. Al termine dell’intervento, della durata di 6/7 mesi, chi partecipa ai corsi finanziati dalla Provincia di Roma, se sempre presente, avrà così ricevuto un importo di circa 500,00 € mensili a seconda della tipologia di corso frequentato.
Dal 2009, le persone coinvolte in corsi con sostegno al reddito sono state circa 7.300, con un impegno economico complessivo, che comprende sia le indennità di frequenza ma anche i servizi formativi di cui i cittadini hanno usufruito, di 24 milioni di euro circa.

Alte specializzazioni e formazione dedicata
Alle strutture già dedicate alla formazione dell’obbligo, quali la “Scuola della Gastronomia” di Marino o la “Scuola della Meccanica” di Cave, la Provincia ha affiancato nuovi Centri innovativi e specializzati, divenuti rapidamente eccellenze uniche del territorio

Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté
– inaugurata il 17 novembre 2011, offre percorsi di formazione pubblica e gratuita nelle principali aree tecnico-artistiche che concorrono alla realizzazione di un film. I corsi hanno durata biennale, per un totale di 1500 ore a cui sono ammessi 66 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 28 anni (più 9 uditori). Ogni studente ha la possibilità di formarsi su tutte le materie, dall’ideazione alla post-produzione cinematografica, e di studiare linguaggio e storia del cinema. Nella seconda annualità si procederà alla specializzazione in 10 aree tecnico-artistiche (regia, sceneggiatura, organizzazione della produzione, recitazione, direzione della fotografia, scenografia, costumi ed elementi di trucco, ripresa, montaggio e missaggio del suono, montaggio della scena, visual effects design). La sede della Scuola d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté” è a Via Greve 61, nel quartiere Magliana a Roma. Offre agli allievi e alle allieve uno spazio di 1.500 mq per le sue attività, con aule didattiche, laboratori attrezzati, una sala mix, un teatro di posa, una mediateca specializzata, uno spazio per seminari, convegni e iniziative.
Valerio Mastandrea è il presidente del Comitato Tecnico-Scientifico di cui si avvale la Scuola. Ne fanno parte inoltre i registi Ettore Scola, Francesca Comencini e Daniele Vicari, gli interpreti Elio Germano e Alba Rohrwacher, il produttore Domenico Procacci, lo scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo, la montatrice Simona Paggi, il fonico Alessandro Zanon, lo scenografo Lorenzo Baraldi, l’autore di effetti digitali Mario Zanot, il docente dell’Università di Tor Vergata e direttore del Festival cinematografico di Pesaro Giovanni Spagnoletti, il critico cinematografico Steve Della Casa, il regista e presidente dell’Associazione Volonté Giuliano Montaldo, l’operatrice culturale e figlia di Gian Maria Volonté Giovanna Gravina.

Scuola del Sociale “Agorà” – La Scuola del Sociale Agorà della Provincia di Roma è stata inaugurata nel giugno del 2009. E’ un centro di formazione e di aggiornamento per operatori pubblici e privati del settore sociale, che intende proporsi come punto di riferimento per la riflessione scientifica e culturale a livello nazionale e internazionale sui temi della progettazione, dell’intervento e delle politiche sociali. Ha tra i suoi principali obbiettivi quello di favorire l’innovazione dei servizi offerti dal sistema del pubblico e dalla cooperazione sociale e parallelamente favorire lo sviluppo delle strutture di welfare locale al fine di renderle più forti e competitive. Per venire incontro alle diverse esigenze l’offerta è articolata in corsi lunghi, seminari brevi, giornate seminariali ed eventi

Scuola delle Energie – In linea con il percorso di tematizzazione dei Centri di Formazione Professionale, il progetto prevede la realizzazione di una Scuola di formazione per le professioni legate alle energie pulite ed alternative in collaborazione con ENEA, con l’attivazione di una sede centrale presso la “Casa sperimentale” dell’ENEA alla Casaccia (Anguillara). La Casa dell’ENEA è già attrezzata con le diverse tecnologie di fornitura alternativa ed ecologica di energia.
Nella “Casa”, a rotazione, svolgeranno stages e lezioni tutti i discenti dei corsi di formazione della Provincia, nonché le Scuole di formazione per l’obbligo da noi gestite sul territorio provinciale, in modo da fornire dei “moduli” formativi specializzati ed avanzati. L’obiettivo è attivare il servizio entro il settembre 2012.

Tirocinii e apprendistato: una rete concreta per il lavoro– 2,7 milioni per sostenere l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro.
– Piani di azione individuali per 1.500 persone (formazione breve e tirocinio con l’erogazione di 500 euro per sei mensilità); 150 premi di 5mila euro per chi assume.
– 11 milioni di euro per l’apprendistato professionalizzante. Finora, grazie al contributo della Provincia di Roma, sono stati assunti con questa formula più di 5.700 lavoratori, e 23 aziende hanno assunto a tempo indeterminato oltre 80 apprendisti.

Tirocini nei Tribunali del territorio
L’iniziativa, la prima in Italia nel suo genere, ha preso avvio nella primavera del 2010 con i protocolli d’intesa firmati dalla Provincia di Roma con gli uffici giudiziari del territorio per l’utilizzo di lavoratori cassaintegrati o in mobilità all’interno degli uffici amministrativi o delle cancellerie. L’accordo ha previsto uno stanziamento globale da parte della Provincia di Roma di circa un milione di euro di fondi provenienti dal FSE (Fondo Sociale Europeo) per la selezione ed individuazione di circa 200 lavoratori da impiegare negli uffici giudiziari del territorio (Corte di Cassazione, Corte d’Appello, Uffici dei Giudici di pace, Procure, Tribunali Ordinari di Roma, Velletri, Tivoli, Civitavecchia) a partire da quello di Roma. Alle persone coinvolte in questo importante accordo è stata garantita una integrazione economica di circa 300 euro al mese che si è sommata all’indennità di disoccupazione o a quello che i lavoratori percepivano perché in cassa integrazione. Per 12 mesi, quindi, a partire da giugno 2010, i lavoratori selezionati dai Centri per l’Impiego della Provincia di Roma, sono stati inseriti negli uffici giudiziari allo scopo di aiutare e sostenere concretamente il lavoro del “sistema giustizia”. Tutti i lavoratori hanno svolto uno stage formativo, con acquisizione di competenze ed arricchimento dei curricula, ricoprendo funzioni di segreteria, fascicolazione di documenti, classificazione e catalogazione di atti, archivio e supporto informatico, contribuendo di fatto alla velocizzazione dei procedimenti giudiziari e dei percorsi di giustizia e al contempo beneficiando di un’opportunità di lavoro e di formazione “on job”.
Al termine del 1° anno la Regione Lazio ha deciso di avocare l’intero progetto, gestendolo ed organizzandolo in proprio.

Dalla parte della cultura
Siamo dalla parte della cultura, cioè dalla parte di chi crede che conservare, promuovere, valorizzare e produrre cultura sia una priorità imprescindibile.
Siamo dalla parte della cultura, cioè dalla parte di chi crede che la cultura serva alla qualità della vita, allo sviluppo di relazioni umane sane e rispettose, alla prevenzione della violenza e dell’intolleranza, alla lotta contro il degrado sociale.
In questi quattro anni abbiamo considerato prioritarie, tra le altre, quattro linee di lavoro: il sostegno alla scena contemporanea; il riconoscimento della diversità culturale in ogni sua forma e la lotta contro ogni tipo di discriminazione; la promozione della lettura; la valorizzazione dell’arte metropolitana.

Sostenere la scena contemporanea per
restituire ai giovani artisti la dignità della grande cultura

Giovani compagnie, artisti, musicisti, ballerini, registi, scenografi, tecnici. Un mondo di talenti e professionalità che si autopromuove, si organizza e si presenta al grande pubblico.
Scena contemporanea perché studia e si cimenta sui grandi nomi del teatro e della musica, ma anche inventa, scrive, contamina le arti, improvvisa palcoscenici, raccoglie attori dalla strada, dai mercati o dentro le carceri.
Da questo mondo parte una spinta al rinnovamento della cultura e alla sedimentazione di nuovo linguaggio culturale, di nuovo patrimonio, di una nuova generazione di artisti.
Sostenere la scena contemporanea significa quindi dare voce e visibilità a questo mondo; restituire ai suoi protagonisti la dignità di interpreti di una cultura alta e di qualità; contribuire al percorso di diffusione e sedimentazione dei linguaggi di questo mondo attraverso l’incontro con un pubblico ampio e diversificato.

I nuovi volti della scenaTeatri di Vetro, festival della scena contemporanea curato da Triangolo Scaleno teatro. Sei edizioni di performance, drammaturgia e danza aperte al territorio romano, sul palco del teatro Palladium e nei cortili dei lotti di Garbatella, dentro il mercato rionale, negli asili. 500 giovani compagni teatrali romane, italiane ed europee portate alla ribalta, rese note al pubblico e al mercato delle produzioni, rese visibili in un grande catalogo on line. Dalla periferia al centro della comunicazione culturale.

Riconoscimento alle nuove opere
Due premi teatrali, intitolati a Dante Cappelletti ed Enrico Maria Salerno per incoraggiare il teatro civile, la ricerca e la sperimentazione di linguaggi e di estetiche. Nuovi autori si affacciano alla grande drammaturgia e vengono sostenuti nella produzione delle loro opere prime.

Sostegno alla produzione
22 nuove produzioni teatrali di drammaturgia e danza, selezionate da Zone Teatrali Libere (ZTLpro), per finanziare opere prime e favorire la loro circolazione sul territorio italiano ed europeo, anche attraverso la collaborazione con lo stabile del Teatro di Roma che ha reso disponibili sale prove, attrezzature e pubblicità.

Formazione del pubblico
La Provincia va in scena, con la direzione artistica dell’ATCL e con il contributo di 25 Comuni del territorio provinciale in possesso di un teatro civico, cinque stagioni teatrali provinciali che, oltre alla circuitazione di grandi spettacoli in provincia, hanno visto la realizzazione di laboratori rivolti a giovani, studenti e anziani e la realizzazione di interessanti esperimenti per la creazione di compagni locali stabili. Grandi spettacoli in provincia e formazione del pubblico teatrale per una migliore qualità della domanda e dell’offerta.

Combattere la paura del diverso per una nuova cultura
della convivenza fondata sulla conoscenza e sul rispetto

Le differenze caratterizzano il tessuto delle comunità locali e da queste differenze – di religione, cultura, colore della pelle, genere, orientamento sessuale, gusti, preferenze e fabbisogni – occorre prendere le mosse per interventi che promuovano una migliore conoscenza reciproca, quindi un maggiore rispetto, quindi una più felice convivenza.

I servizi culturali del territorio parlano un linguaggio plurale
Biblioteche del Mondo, nelle biblioteche di Anzio, Bracciano, Ladispoli, Fiumicino, Lanuvio, Mazzano Romano, Tivoli e Zagarolo per promuovere il dialogo interculturale, far conoscere la letteratura in lingua straniere, offrire servizi culturali ai cittadini immigrati, diffondere una visione positiva della diversità culturale.

I nuovi cittadini – Le seconde generazioni si raccontano, laboratori di scrittura realizzati nelle biblioteche, in collaborazione con la Rete G2 – Seconde generazioni, organizzazione nazionale fondata da figli di immigrati e rifugiati nati e cresciuti in Italia, allo scopo di dare vita a un blog;

Cosi vicine, cosi lontane: tate, colf e badanti, mostra itinerante con laboratori di lettura, incontri con autori, presentazioni di film sul tema del lavoro di cura svolto dalle donne italiane e migranti, il suo valore sociale, educativo e culturale. Una ricerca, a cura delle Associazioni di donne Lipa e No.Di.-nuovi diritti, con l’obiettivo di conoscere i consumi culturali, intercettare i bisogni e i desideri delle donne migranti.

LGBTQ, orgoglio della diversità
Queering Roma, rassegna cinematografica, primo appuntamento a tematica GLBTQ della capitale, in collaborazione con il 25° Torino GLBT Festival, “Da Sodomia a Holliwood” e Garofano Verde – Scenari di teatro omosessuale, per contribuire al superamento di visioni e comportamenti omofobi, fondati sull’ignoranza e sul pregiudizio.

Dialogo interreligioso
Città Plurali, itinerari di dialogo interreligioso, curati dal CIDI e dal Tavolo interreligioso di Roma nei comuni di Ladispoli, Lanuvio, Anzio, Nettuno, Monterotondo e Ardea. Storie, racconti e immagini da mondi diversi da quello della tradizione cattolica romana, proposti da esponenti delle principali religioni presenti sul territorio provinciale: ortodossa, ebraica, buddista, islamica, induista, protestante.

Nuovi italiani scrivono
Culture (in genere) progetto pilota promosso in collaborazione con le biblioteche dei Comuni di Ciampino, Monte Porzio Catone e Pomezia, a cura della Società Italiana delle Letterate. Incontri con scrittrici straniere che usano la lingua italiana e creazione di Circoli di lettura allo scopo di favorire l’incontro con culture e storie di persone “altre” dalla tradizione locale.

ITAGLIANI, realizzato in collaborazione con l’università Sapienza di Roma e la casa editrice SINNOS. Incontri pubblici in Provincia con scrittori e scrittrici stranieri che scrivono in italiano e che raccontano il loro percorso di avvicinamento al paese e le fatiche di una lingua che amano e imparano al tempo stesso. Una nuova generazione di intellettuali e di artisti che diviene parte integrante della cultura italiana, pur rimanendo legata alla propria cultura di origine.

Master di I Livello in Politiche dell’Incontro e mediazione culturale in contesto migratorio. Pratiche dei sapere e dei diritti per una nuova cittadinanza organizzato dall’Università degli Studi ROMA III.

Invito alla lettura
Leggere è un modo di allenare la libertà, la competenza civica e la capacità di rispettare gli altri. Aiutare i giovani lettori e offrire opportunità di incontro intorno alla lettura e allo scambio dei libri è il segno distintivo di una politica culturale che non si limita all’organizzazione di iniziative, ma punta alla creazione e al rafforzamento di abitudini e comportamenti.

Sostegno alla rete delle 50 biblioteche provinciali, con interventi di potenziamento delle dotazioni, iniziative rivolte ai bambini e ai ragazzi, come Piovono libri; contributo al progetto di sviluppo dei prestiti decentrati del sistema bibliotecario dei Castelli Romani.

Partecipazione e sostegno alla Fiera della piccola e media editoria, kermesse nazionale delle piccole e medie case editrici italiane; e alla Fiera dell’Editoria sociale, luogo di incontro e confronto tra le organizzazioni del volontariato e del terzo settore , le case editrici che si occupano di temi sociali, le scuole i lettori.

Industry book, appuntamento di mercato per favorire l’incontro tra il mondo dell’ audiovisivo e gli editori italiani ed europei durante il Festival Internazionale del Film di Roma. Una vera e propria “vetrina” in cui gli editori presentano i propri progetti/romanzi ai produttori interessati, sia attraverso una sessione di introduzione tra editori o agenti letterari e produttori, sia attraverso incontri selezionati diretti.

“Piccoli Maestri” da una idea di Elena Stancanelli. Un gruppo di scrittori TQ ha messo a disposizione tempo l’amore per i libri per creare una scuola di lettura pomeridiana indirizzata a studenti delle scuole medie superiori.

Arte metropolitana
La cultura vive di spazi urbani, spazi dove conoscere e imparare, spazi dove lasciare messaggi, spazi dove creare, inventare e produrre, spazi dove incontrarsi e parlare, spazi disponibili per il discorso culturale.
Il recupero di spazi e il coordinamento degli spazi disponibili offre una doppia opportunità alle politiche culturali: la prima è quella di rendere disponibili risorse aggiuntive e durevoli nel tempo per la produzione e la diffusione della cultura; la seconda è quella di segnare e colorare il territorio con luoghi di vita e di benessere, luoghi aperti all’ascolto e alla parola. Un modo per rendere accoglienti le città, combattere il degrado e la microcriminalità, offrire servizi che parlano a tutte le generazioni.
L’arte contemporanea nasce e si sviluppa negli spazi urbani e da questi siamo partiti per renderla evidente agli occhi di un pubblico vasto e diversificato.

Outdoor, primo festival internazionale di arte urbana curato da NU Factory e focalizzato nell’area dell’XI Municipio di Roma . Muri, palazzi e quartieri ridisegnati e resi luoghi d’arte contemporanea. I più grandi street designer internazionali lavorano per lasciare una traccia della loro arte sui muri della città ed essere, in questo modo, più vicini a chiunque, passando, non deve far altro che guardarsi intorno.

Un corto circuito tra arte e contesti di vita, un dialogo tra arte contemporanea e trasformazioni urbane. Il festival è anche un bellissimo esempio di politica culturale su area metropolitana perché crea connessioni inedite e legami forti tra le persone e il loro territorio. Tutte le opere cercano un forte rapporto con chi le guarda e sono tutte all’aperto per coinvolgere a sottolineare il carattere pubblico di un intervento che vuole coinvolgere anche chi non frequenta luoghi espressamente dedicati all’arte

Art of Kveta Pacovska mostra personale dedicata a Kveta Pacovská, artista tra le più poliedriche della scena contemporanea, vincitrice di numerosi premi tra cui il Premio Hans Christian Andersen assegnato al migliore illustratore di libri per l’infanzia dalla IBBY nel 1992.

Ente Comunale di Consumo, un progetto pensato dal CIAC di Genazzano, nata dal ritrovamento di un quantitativo di fogli oleati di carta utilizzata per l’incarto del burro con il logo dell’Ente Comunale di Consumo. A questo eccezionale quanto fortuito ritrovamento si sono ispirati 22 artisti che hanno lavorato nella massima libertà creativa, scegliendo se e come utilizzare la carta secondo la loro esclusiva poetica e il loro linguaggio.


Cittadinanza attiva e qualità della vita

Progetti per gli allievi dei corsi dell’obbligoIl progetto è stato avviato con la volontà di fornire ai giovani allievi (14 – 17 anni) dei centri di Formazione Professionale della Provincia di Roma non solo competenze professionali ma anche una serie di competenze trasversali.
Tramite il bando cittadinanza attiva la Provincia finanzia infatti azioni dirette all’arricchimento dei corsi di formazione di obbligo formativo. Scopi dell’iniziativa: consolidare le competenze relazionali degli allievi attraverso l’attivazione di percorsi sperimentali (viaggi e scambi internazionali con ragazzi di altre culture, azioni di sensibilizzazione alle tematiche ambientali, alle questioni di genere, iniziative specifiche nel campo dell’arte, del cinema, in genere dell’espressione artistica).
Rientra nel progetto la ideazione del premio Valerio Verbano, al quale ogni anno concorrono gli studenti dei centri di formazione professionale attraverso la realizzazione di corti cinematografici e teatrali che hanno come tema l’impegno politico e civile. Il premio, giunto nel 2012 alla sua quarta edizione, è dedicato alla memoria di Valerio Verbano studente del liceo Archimede e militante del collettivo autonomo Valmelaina assassinato nel 1980 a soli 19 anni.

Contributi per G.A.S., Orti Urbani, Botteghe Equo Solidali
Dal 2008 bandi di finanziamento rivolti a Gruppi di Acqauito Solidale, orti urbani e botteghe equo solidali con l’obiettivo di sostenere e valorizzare forme di acquisto e consumo consapevole in grado di coniugare il rispetto dell’ambiente, la solidarietà sociale e il rapporto diretto con la produzione agricola e di qualità. In totale circa 140mila euro di investimento.

Reddito Minimo GarantitoIl 20 marzo 2009 il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la legge istitutiva del Reddito minimo garantito per disoccupati, inoccupati e precariamente occupati (Legge Regionale n.4/2009) ed ha individuato nelle Province lo strumento principale per l’ attuazione della Legge.
Complessivamente la Provincia di Roma ha ricevuto 68.857 domande su un totale di 115.000 dell’intera Regione Lazio.
La Provincia di Roma ha collaborato attraverso i Centri per l’Impiego e il proprio Contact Center alla diffusione delle informazioni presso i cittadini. Si è occupata inoltre di valutare le domande pervenute e stilare le graduatorie dei cittadini ammessi al beneficio, organizzando uno staff di 20 operatori che ha lavorato in esclusiva su questo progetto per circa 2 anni.
Nel mese di settembre 2009 (in concomitanza con la presentazione delle domande di ammissione al beneficio) si è avuto un incremento delle iscrizioni ai Centri per l’Impiego di circa 30.000 unità. E’ emerso in questo modo un bacino di disoccupazione e povertà ben più ampio di quello già noto.
In base alle risorse stanziate dalla Regione Lazio, i beneficiari del contributo sul territorio della Provincia di Roma sono stati 7195.
La legge 4/2009 non è stata rifinanziata dalla Regione, malgrado l’enorme richiesta da parte della cittadinanza

Una “Casa a colori” per i bambini di oncologia pediatricaCon l’appoggio dell’amministrazione provinciale abbiamo sostenuto l’associazione Agop (Associazione Genitori Oncologia Pediatrica presso la Divisione di oncologia Pediatrica Policlinico Gemelli) per la realizzazione della “Casa a Colori”, opera di altissimo valore sociale che sta vedendo il suo compimento in via Rubra 49 a Roma. Una struttura che sarà destinata a ospitare i bambini malati oncologici, nel periodo delle cure, in un clima familiare e accogliente. Abbiamo dato avvio alla campagna per la raccolta fondi e la Provincia ha stanziato 100mila euro, mettendo a disposizione, inoltre, tutta una serie di altre iniziative finalizzate alla realizzazione della “Casa a Colori”. Una struttura come questa rappresenta un’alternativa al ricovero asettico di un qualsiasi ospedale. Bambini e genitori, in un contesto di parvente normalità, potranno affrontare insieme, e in un clima più familiare, la drammatica difficoltà di una malattia così invasiva che colpisce tutti, adulti e purtroppo anche i bambini.

Hospice oncologico a CivitavecchiaSarà possibile realizzare nel territorio di Civitavecchia il primo Hospice Oncologico, una struttura in grado di accogliere i pazienti oncologici nei casi in cui si evidenzia la necessità di uno o più periodi di ricovero per eseguire terapie del caso o quando i familiari non sono in grado di assisterli. Un importante tappa nella realizzazione di questa struttura è stato fatto con la messa a disposizione da parte dell’amministrazione provinciale di un’ex casa cantoniera e di un terreno annesso e lo stanziamento di 1 milione e mezzo di euro per la realizzazione dell’Hospice. Si tratta di un’opera di fondamentale importanza, che restituisce la dignità necessaria a un territorio, come quello di Civitavecchia, dove si registra una percentuale di malati oncologici molto al di sopra della media nazionale. In molti anni nulla è stato fatto, siamo, quindi, contenti che grazie all’impegno della Provincia si sia aperto uno spiraglio per superare le problematiche che fino a oggi hanno impedito la realizzazione dell’Hospice.

Prevenzione dalle malattie sessualmente trasmissibili nelle scuoleE’ stata approvata dal Consiglio della Provincia di Roma la mozione presentata dal Gruppo a sostegno di iniziative, rivolte particolarmente ai giovani e alle loro famiglie, di sensibilizzazione e prevenzione contro il diffondersi di malattie sessualmente trasmissibili, nell’ambito della campagna “Consapevolezza e Libertà”, promossa da Sinistra Ecologia e Libertà, Giovani Democratici, Associazione Luca Coscioni, Rosa Arcobaleno e circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. La mozione impegna la Provincia a installare nei locali o nei pressi delle scuole di istruzione secondaria superiore, in accordo con gli organi di direzione delle stesse, distributori automatici di preservativi, al fine di favorire un consapevole approccio alla sessualità tra i più giovani. Dopo pochi mesi dall’approvazione di questa mozione i primi sei distributori di preservativi sono stati installati nel liceo scientifico Keplero, in cui e’ stato anche svolto un anno di corso di educazione sessuale con il metodo della “peer education”.
Dietro la nostra iniziativa c’è un’idea di Stato che guarda ai problemi dei cittadini in modo laico, attento anche alle sollecitazioni di una parte importante della società civile, che non si arrende al silenzio colpevole delle Istituzioni nazionali.

Sostegno a vertenze lavoratoriIn questi quattro anni abbiamo sostenuto diverse vertenze di lavoratrici e lavoratori, impegnandoci affinché le Istituzioni coinvolte si facessero parte attiva della risoluzione delle questioni poste.
Con l’approvazione di una mozione abbiamo espresso la solidarietà del Consiglio provinciale ai 200 lavoratori precari del Teatro dell’Opera di Roma e abbiamo chiesto l’apertura con urgenza di un tavolo interistituzionale, per il rilancio del Teatro dell’Opera di Roma e al fine di trovare una soluzione che permetta il mantenimento dei livelli occupazionali. In data 9 aprile 2009 l’allora commissario della Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma, il sindaco Alemanno, aveva firmato un protocollo d’intesa con i sindacati in cui si impegnava a mantenere i livelli occupazionali esistenti. Ma, nonostante le promesse, alle parole del sindaco non sono seguiti interventi concreti per la stabilizzazione dei lavoratori di una delle Istituzioni culturali più prestigiose della Capitale.
Altre vertenze abbiamo seguito, come quella dei lavoratori di Teleperformance, multinazionale francese che svolge attività di call center nel nostro Paese. A rischio è il licenziamento di 509 dipendenti della sede romana e 243 della sede di Fiumicino a causa della decisione dell’azienda di delocalizzazione delle postazioni di lavoro fuori dai confini nazionali. E’ per questo che abbiamo presentato e fatto approvare una mozione di solidarietà che impegna il Presidente e la Giunta a sostenere i lavoratori e le lavoratrici al fine di tutelare il loro posto di lavoro, il rispetto dei diritti e delle professionalità acquisite.
In più occasioni ci siamo occupati della situazione degli operatori sociali. In questi quattro anni il welfare e il sociale sono stati i settori maggiormente vessati dai tagli e caratterizzati da un forte ridimensionamento dei servizi offerti ai cittadini, che stanno rendendo ancora più incerto il futuro occupazionale degli operatori. I lavoratori del settore continuano a vivere nella precarietà e ad essere pagati a singhiozzo. Al momento c’è un ritardo nei pagamenti degli stipendi per gli operatori sociali di oltre 8 mesi e le cooperative e associazioni del settore vantano un credito nei confronti del Campidoglio di decine di milioni di euro.
Ultimamente ci siamo occupati dei lavoratori degli Studi di Cinecittà in mobilitazione contro il piano di ristrutturazione aziendale. A sostegno della vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori abbiamo presentato una mozione per promuovere il rilancio degli Studios di Cinecittà e del settore cinematografico della Capitale e fermare il piano industriale dell’azienda. Da due settimane la storica sede di via Tuscolana è occupata dalle maestranze e dagli operatori cinematografici che stanno protestando contro questo piano che prevede il depotenziamento degli Studi, con il conseguente rischio di perdere posti di lavoro e professionalità. Un progetto che deve essere fermato, perché tradisce la vocazione culturale e artistica di un luogo simbolo dell’industria cinematografica della Capitale.
In questi giorni è in discussione in Parlamento la Spending Review. L’articolo 4 del decreto legge 95/2012 prevede lo scioglimento o l’alienazione delle società partecipate delle pubbliche amministrazioni. L’approvazione di questa disposizione avrà ricadute pesantissime in termini occupazionali per migliaia di lavoratrici e di lavoratori.
A difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori abbiamo presentato una mozione in Consiglio provinciale e abbiamo partecipato alle mobilitazioni contro la privatizzazione, di fatto, dei servizi finora gestiti dalle società in house degli enti locali e delle pubbliche amministrazioni, contenuta nell’articolo 4 del decreto legge 95/2012, deve essere fermata.
Riguardo alle società in house della Provincia di Roma abbiamo presentato e fatto approvare una mozione per garantire certezza occupazionale e tutelare il futuro lavorativo del personale di Capitale Lavoro Spa e Provinciattiva Spa. La mozione approvata in Consiglio provinciale impegna la Giunta ad assumere tutte le iniziative utili e necessarie affinché al personale delle società in house sia garantito lo stretto collegamento con le prospettive dei dipendenti dell’Ente provinciale nel caso di soppressione delle Province. A fronte dell’eventuale eliminazione dell’Ente provinciale, destano forti preoccupazioni la salvaguardia dei livelli occupazionali di Capitale Lavoro e di Provinciattiva. Due società in house che supportano l’amministrazione provinciale nell’innovazione e potenziamento dei servizi offerti alla cittadinanza nei diversi settori di competenza.

Non si puo’ morire di carcere
Ci siamo occupati degli ultimi casi più eclatanti di morti sospette di persone sottoposte a fermo o arrestate: i casi Stefano Cucchi e Cristian De Cupis.
Il Consiglio provinciale ha approvato la mozione per l’intitolazione di uno dei Centri di Formazione Professionale della Provincia di Roma alla memoria di Stefano Cucchi, il ragazzo morto nella sezione per i detenuti dell’ospedale Sandro Pertini, per evidenti responsabilità istituzionali. La morte di Cucchi costituisce un caso emblematico di grave contrasto tra i principi costituzionali e la realtà esistente negli istituti di detenzione. Dando seguito al voto unanime del consiglio provinciale, l’assessorato al Lavoro e alla Formazione della Provincia ha dedicato la ‘Scuola del sociale’, il Centro di formazione Professionale provinciale sulla via Cassia, alla memoria di Stefano Cucchi. Questo impegno della Provincia ha un valore non solo umano, ma anche simbolico, e rappresenta un segnale rispetto alla necessità di vigilare sulla violazione dei diritti umani nel nostro Paese.
Fare piena luce sul drammatico caso di Cristian De Cupis, detenuto romano deceduto nell’ospedale di Viterbo tre giorni dopo il suo arresto. E’ questo il contenuto della mozione approvata in Consiglio provinciale che, oltre ad esprimere il più sentito cordoglio ai familiari e agli amici di De Cupis, auspica che la Magistratura giunga nel più breve tempo possibile ad accertare eventuali responsabilità da parte degli agenti di polizia, dei medici o dei sanitari dell’ospedale. Questa è un altro caso di morte sospetta di una persona sottoposta alla tutela dello Stato. Lo Stato ha il compito di tutelare la salute e la vita delle persone che vengono sottoposte a fermo o arrestate; questa morte evidenzia la sussistenza di un ‘allarme giustizia’ nelle carceri italiane, laddove i detenuti sono troppo spesso vittime di violenze ben lontane dalla deontologia professionale che gli operatori incaricati dovrebbero applicare.

Nuove democrazie e cooperazioneLa Provincia, grazie al Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà ha aperto un canale di dialogo con le comunità indigene in diversi angoli del Mondo, a partire dal Chiapas. E’ stata, infatti, approvata in Consiglio Provinciale una mozione per la promozione di un Patto di Gemellaggio tra la Provincia di Roma e il Caracol, istituzione che coordina i Municipi indigeni autonomi, de La Realidad Chiapas in Messico. Fino ad arrivare alla mozione per la promozione di un Patto di Gemellaggio con la Provincia di Bamyan, unica istituzione afgana presieduta da una donna, in un contesto in cui le strutture culturali e gli impianti legislativi ricordano molto da vicino l’esperienza del passato governo dei Talebani.
Abbiamo sostenuto il progetto di cooperazione internazionale “Sostegno a spazi verdi e attività sportive a Gaza” per la creazione di spazi verdi e orti urbani nella Striscia di Gaza e per favorire lo scambio sportivo e culturale tra l’Italia e la Palestina. Una delegazione della Provincia di Roma è stata inviata nei territori palestinesi a seguito di una mozione proposta dal Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà e approvata dal Consiglio dopo l’attacco di Israele alla Freedom Flotilla, per osservare le condizioni della popolazione, gli aiuti umanitari e favorire il sostegno allo sviluppo delle strutture per quelle attività culturali, sportive e ricreative che quotidianamente vengono negate o limitate, soprattutto ai giovani.
La delegazione della Provincia di Roma ha visionato le condizioni abitative nei campi profughi e monitorato l’andamento dei progetti in corso cofinanziati da Palazzo Valentini.per la realizzazione degli orti domestici nella Striscia di Gaza e di una serie di attività sportive e culturali. Per la realizzazione degli orti urbani il progetto prevede il recupero di alcuni spazi pubblici nella ‘Middle Area’, in particolare quelli adiacenti ad asili e ospedali. Il progetto riguarda anche il sostegno di un centro di coordinamento per le attività sportive e ricreative nella Striscia di Gaza e la valorizzazione degli scambi sportivi e culturali tra l’Italia e la Palestina.
Nell’ambito di questi progetti si è svolto in Italia il viaggio di scambio di quattro giovani atleti palestinesi della Striscia di Gaza che praticano il Parkour, dal 17 febbraio al 5 marzo 2012. “Gaza Parkour” è stato il titolo scelto per questa iniziativa partita da Roma e presentata a Palazzo Valentini. Per la prima la volta quattro ragazzi palestinesi sono usciti dalla Striscia di Gaza per incontrare loro coetanei di scuole, università e centri sociali che praticano il Parkour.

Sostenibilità e ambiente

Orti Urbani e comunitariCome Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà della Provincia ci siamo attivati per il riconoscimento e il
sostegno ad alcune esperienze di orti urbani comunitari e giardini condivisi a Roma. E’ stato così aperto il
capitolo orti urbani e comunitari nell’ambito della Provincia di Roma.
Da San Lorenzo alla Garbatella, da Corviale a Tor Bella Monaca, dal parco dell’Appia Antica al Mandrione.
Nel 2010 erano 40, oggi sono oltre 100 a Roma gli orti e i giardini condivisi, che sorgono spontaneamente
fra i palazzi e nei quartieri della Capitale gestiti da cittadini e associazioni.
Roma arriva in ritardo ad assumere la consapevolezza della molteplicità di valori e significati legati agli orti
urbani. Si parte dagli anni venti in tutta Europa e ora in Paesi come l’Olanda fanno parte delle attività
previste nell’ambito della gestione dei grandi parchi. A Parigi, a Londra e a New York la “rivoluzione
orticola” inizia a definire anche gli aspetti organizzativi e il suo contenuto “ideologico”. Associazioni e
comunità di biocoltivatori urbani rivendicano da tempo in diversi Paesi europei il valore sociale,
solidaristico e anche economico degli orti urbani comunitari. Per quanto riguarda gli obiettivi non sono
sempre di natura economica o “produttiva”. Meglio, a questi aspetti si lega un elemento fondamentale,
quello della valorizzazione delle relazioni tra le persone intorno alla cura dell’ambiente, del territorio, di un
giardino o di un parco. Il ritorno della coscienza di luogo attraverso non soltanto il piano rivendicativo o di
affermazione identitaria, ma tramite il lavoro concreto, tramite la presa in carico fisica del proprio
ambiente. L’orto urbano ha, poi, una valenza educativa sugli adulti (sapere come si coltiva e cosa finisce nel
piatto) e sui bambini (può diventare “didattico” come avviene in tante scuole e negli stessi orti di
Garbatella). Nelle metropoli della supremazia dell’ipermercato e del distacco fisico e di senso dai prodotti
della terra, gli orti urbani portano il valore aggiunto della riscoperta dei cicli della natura e della stagionalità
dei prodotti. Considerato l’espandersi di queste esperienze collettive, ora alle Istituzioni spetta il compito di
valorizzarle e di sollecitarne la nascita e lo sviluppo. Ai biocoltivatori urbani il compito di mettersi in rete e
elaborare strategie di invasione della metropoli. In termini partecipati e condivisi con le comunità locali,
possono guadagnare terreno nei parchi, possono “aggredire” i luoghi a rischio di cementificazioni, possono
esprimersi creativamente negli interstizi più impensati della città. Possono addirittura rivendicare una
posizione autorevole nella definizione dei piani regolatori della città o più in generale nella politiche
urbanistiche degli Enti locali. La strada da fare è molta e nelle città dove la rendita orienta
spregiudicatamente l’urbanistica, si parte in salita.

Car pooling… E vai!
Il gruppo S.E.L ha contribuito a promuovere il progetto di mobilità sostenibile CAR POOLING… E VAI!. L’iniziativa nasce con l’idea di sensibilizzare i cittadini alla condivisone delle proprie automobili per gli spostamenti urbani, al fine di ridurne il numero in circolazione e di contrastare l’inquinamento ambientale. Il progetto è stato avviato in via sperimentale nel Municipio XI e già ha raccolto numerose adesioni. Attraverso l’iscrizione gratuita al portale www.carpoolingevai.it, i cittadini possono usufruire del servizio, inserendo il proprio percorso e verificando se esiste un altro utente con il quale condividere il tragitto nel medesimo orario. Il progetto CAR POOLING…E VAI! ha previsto anche un corso di formazione per diventare Mobility Manager, esperto nella mobilità, che si è tenuto nel mese di maggio presso la sede della Provincia di Roma Porta Futuro, in via Galvani a Testaccio.

Distributori di alimenti biologici e prodotti eco-compatibiliCon una mozione, approvata all’unanimità, il Consiglio invita il presidente Zingaretti a gli assessori competenti a prevedere nei distributori collocati nei locali pubblici, negli uffici, nelle sedi e nelle scuole della Provincia di Roma, la somministrazione e l’utilizzo di prodotti biologici, privi di Ogm, prodotti del commercio equo e solidale, e di prodotti vegetali, preferibilmente di stagione e di origine locale, estendendo l’impegno anche ai catering organizzati in occasione di eventi e iniziative pubbliche in Provincia. Nel documento chiediamo anche di verificare la possibilità di erogare l’acqua, attraverso i distributori, in contenitori realizzati in materiali biodegradabili, diversi e alternativi alle bottiglie di plastica, di prevedere che accanto a ogni distributore sia presente un rubinetto collegato alla rete idrica e un dispenser di bicchieri di carta, nonché di prevedere l’utilizzo di acqua prelevata dalla rete idrica negli eventi e iniziative pubbliche organizzati nelle sedi istituzionali e in luoghi diversi. Questa mozione si inserisce nell’ambito delle politiche messe in atto dalla Provincia per lo sviluppo della Green Economy, promuovendo all’interno di tutto il territorio provinciale iniziative di educazione alimentare e l’utilizzo di prodotti biologici, privi di organismi geneticamente modificati (Ogm) e di prossimità, sbarrando la strada a tutti i prodotti geneticamente modificati e favorendo l’adozione della ‘filiera corta’ (Km 0), tra chi produce e chi consuma. E’ necessario, quindi, prima di tutto dare il buon esempio, a partire dagli uffici istituzionali, dalle sedi e dai servizi della Provincia, è per questo che abbiamo chiesto di prevedere anche l’impiego di detersivi ecologici. Nella mozione chiediamo, infine, di prevedere il coinvolgimento, oltre che del mondo della scuole, delle associazioni di produttori e di consumatori, delle Università e degli enti competenti, per realizzare una campagna di educazione all’alimentazione e al consumo consapevole ed ecosostenibile.
Come Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà in Provincia abbiamo sostenuto le esperienze dei mercati biologici locali, dei gruppi di acquisto solidali, di quelle pratiche dell’altra economia, ispirate ai principi della filiera corta e sul rapporto diretto tra produttori e consumatori. Abbiamo sostenuto l’adozione di tali pratiche nelle scuole e nei territori, perché pensiamo che bisogna ripartire dalle buone prassi locali e dal protagonismo diretto dei cittadini e delle Istituzioni, come quelle scolastiche, che hanno un mandato educativo e formativo.

Mense scolastiche e prodotti bioCi siamo mobilitati contro la circolare del Campidoglio che comunicava alle famiglie la sostituzione di molti alimenti biologici e non della mensa dei bambini con cibi di qualità e costi inferiori. La circolare giustificava la sostituzione degli alimenti nelle mense scolastiche ‘a causa dell’insussistenza di fondi in bilancio’. Contro questo provvedimento abbiamo raccolto le firme per la presentazione di una petizione per il ritiro della circolare del Comune e per il rilancio della scuola pubblica, che ha raccolto migliaia di adesioni.

No all’ipotesi di una discarica ad AllumiereCon due mozioni, approvate all’unanimità in Consiglio, la Provincia di Roma si è impegnata a mettere in atto ogni azione utile a impedire sia la realizzazione di una discarica nel Comune di Allumiere, sia un sito di stoccaggio di combustibile da rifiuti da bruciare nella centrali di Torrevaldaliga Sud e Nord. Con questi atti abbiamo ribadito la nostra ferma contrarietà all’ipotesi di realizzare una discarica sul territorio di Allumiere, a seguito della dismissione della discarica di Malagrotta, tenuto conto del grave stato di degrado ambientale in cui versa il comprensorio di Civitavecchia e della proposta totalmente illegittima avanzata dal Comune di Roma, che non può pensare di spostare in Provincia la mala gestione del ciclo dei rifiuti. Il Comune di Allumiere, e quindi in tutto il comprensorio, non può essere mortificato con simili scelte, che non tengano conto della volontà dei cittadini e dei loro amministratori. Tra l’altro, Allumiere si è distinto per aver subito approfittato dei finanziamenti regionali e provinciali per attivare la raccolta differenziata porta a porta.
La preoccupazione deriva in particolare dall’esistenza di un protocollo d’intesa firmato dal sindaco di Roma Alemanno e dall’allora Ministro della Difesa La Russa che individuava la nuova discarica di Roma proprio nel Comune di Allumiere, presso il sito del Comprensorio militare Santa Lucia di Civitavecchia.

No all’ipotesi di un inceneritore all’interno del CETLI NBCAbbiamo presentato un’interrogazione all’assessore provinciale all’Ambiente, Michele Civita, in merito al progetto di costruzione di un ossidatore termico per la distruzione delle armi chimiche presso il Centro Tecnico Logistico Interforze (Cetli) Nbc a Civitavecchia. Nell’interrogazione chiediamo di sapere quali siano le competenze della Provincia di Roma per scongiurare l’eventualità dell’ennesimo impianto di incenerimento sul territorio di Civitavecchia, che porterebbe ad un aggravio di inquinamento ambientale e a un rischio per la salute dei cittadini e i lavoratori del comprensorio. La deprecabile ipotesi di costruzione di un impianto di ossidazione termica, su cui siamo fermamente contrari comporterebbe il rischio di vedere realizzato un impianto di incenerimento vero e proprio, in quanto svilupperebbe energia termica producendo fumi e gas che, pur in presenza di filtri, verrebbero tuttavia immessi in atmosfera.
Contro l’ipotesi di un inceneritore nel Cetli NBC siamo stati anche promotori di una mozione approvata in Consiglio provinciale il 30 luglio del 2010.