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Municipio Roma II: avanti con il progetto dell’infopoint a Stazione Tiburtina

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Ieri in Municipio Roma II si è tenuto un consiglio straordinario importante, dedicato al progetto di Infopoint alla Stazione Tiburtina. Grande la partecipazione delle cittadine, dei cittadini e delle associazioni,  che hanno portato nella discussione le preoccupazioni per un’area quale quella della stazione, che ha bisogno di interventi significativi di recupero e rigenerazione, esprimendo approvazione o contrarietà al progetto, dando indicazioni sui possibili interventi per migliorare la condizione del quadrante. Molti i giovani, venuti a sostenere il progetto.

E’ stata una discussione ricca, che proseguirà con incontri pubblici nei prossimi mesi, come la Presidente Del Bello si era già impegnata a fare nelle scorse settimane, in un dibattito tenutosi allo Scout Center.

La Stazione Tiburtina è un grande nodo ferroviario, che risulta privo di uno spazio di assistenza ed orientamento sociale per persone vulnerabili. Com’è noto le aree intorno alle stazioni sono attrattori di fragilità sociali, luoghi che necessitano di in intervento in grado di accogliere e orientare la domanda di sostegno.

Il Municipio II ha messo a disposizione un manufatto, cosiddetto ex marmista, presente in quell’area e inutilizzato,  per la cui ristrutturazione ha ricevuto da Roma capitale 300.000 euro. In quella sede sarà possibile ospitare un infopoint, un servizio one stop shop, che fornirà un primo orientamento sociale e presa in carico. La progettualità sociale di questo servizio è in capo al Dipartimento politiche sociali – Direzione accoglienza e inclusione.

Come spiega l’ordine del giorno presentato ieri dalla maggioranza, illustrato dalla Presidente della Commissione Politiche sociali Caterina Boca e assunto dalla Presidente e dalla giunta come proprio indirizzo: “il progetto si propone la creazione di un polo informativo presso la Stazione Tiburtina attraverso lo svolgimento di una gara di affidamento del servizio per il finanziamento di 15 mesi di attività, con la costituzione di un’equipe operativa per 15 ore al giorno composta da 1 coordinatore, 2 operatori socio legali, 3 MLC (mediatori linguistico culturali), 1 psicologo, 1 infermiere, materiali di consumo e suppellettili. L’obiettivo è di creare un punto di riferimento gestito da personale qualificato e aperto fino alle 22. L’apertura del presidio anche in ore serali consentirebbe di tutelare ed intercettare categorie particolarmente vulnerabili (come ad esempio giovani donne, vittime di tratta, minori non accompagnati) e quindi maggiormente in condizioni di pericolo, intervenendo anche in quelle situazioni di fragilità non ancora conclamate (ad esempio, giovani che si apprestano a lasciare le famiglie di origine ad esempio con storie di fallimenti e con problematiche complesse).

Il servizio che verrà così costituito sarà coordinato dal dipartimento Politiche Sociali – sala Operativa Sociale del Comune di Roma e consentirà di ampliare e rafforzare le Reti di collegamento con altri servizi e spazi presenti nel territorio del Municipio II, nonché con gli altri presidi presenti nella Città di Roma e non solo, la sala Operativa Sociale e l’Unità di strada replicando il Polo Sociale di Prossimità già istituito a Roma Termini da molti anni. Questo, nell’ottica di favorire l’approccio multidisciplinare e multidimensionale al fenomeno, che costituisce un fattore di facilitazione dei processi di identificazione e partecipazione sociale e permette di fare leva su quegli aspetti relazionali e sul sostegno al bisogno della persona che rendono l’intervento realmente efficace. ”

L’assessorato alle politiche sociali e la presidente della Commissione Politiche sociali hanno inoltre avviato un tavolo di confronto con le associazioni e le realtà parrocchiali che somministrano i pasti le sera sotto la tangenziale, per offrire loro un’area meno angusta di quella attuale. Riconoscendo il valore sociale dell’impegno volontario e del servizio svolto, si sta definendo un protocollo d’intesa, ancora in via di definizione, che prevede lo spostamento di questa somministrazione negli spazi esterni dell’infopoint.

L’ordine del giorno impegna anche la Presidente e il Municipio Roma II a istituire una cabina di regia, coinvolgendo gli enti interessati, le forze dell’ordine e le amministrazioni cittadine competenti, per governare le trasformazioni che riguardano l’area della Stazione Tiburtina.

Al termine della discussione, che ha visto gli interventi di tanti consiglieri di maggioranza e di opposizione, è stato anche approvato un ‘ordine del giorno promosso dai 5 stelle, che sollecita a dare corso alle azioni necessarie a impegnare i soldi ricevuti e a proseguire sul progetto Infopoint, coinvolgendo la popolazione nel percorso.

Da questa discussione è dunque emerso un mandato politico chiaro a proseguire sul cammino intrapreso e a rafforzare l’attenzione e l’impegno sull’area Stazione Tiburtina.

Il progetto infopoint è un pezzo di questa strategia, un presidio istituzionale che favorisce tutti, residenti e non, perchè aiuta il governo dei fenomeni sociali complessi che si sviluppano nelle aree intorno alle stazioni.

 

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