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Nulla è già determinato, la destra può essere sconfitta

foto fest unità
Quello che è successo in questi giorni cambia tutto. La scelta di far cadere il governo Draghi in una fase così delicata, sia per gli scenari internazionali che per il nostro paese, l’inflazione, il caro vita la crisi energetica, è responsabilità grave di chi non ha rinnovato la fiducia a Draghi.
Ma va detto che quello era il programma di un governo di unità nazionale, nato per affrontare una situazione eccezionale.
Rivendichiamo la lealtà e la responsabilità con cui lo abbiamo sostenuto, ma la nostra agenda politica ovviamente va oltre.
Adesso dobbiamo fare la nostra proposta politica, a cominciare dai temi legati all’ambiente e al clima, all’agenda sociale, riprendendo il discorso del salario minimo, pensando ai giovani con la “dote ai 18enni”, ma anche le proposte sul congedo di maternità e paternità, per una responsabilità paritaria nel lavoro di cura.
Dobbiamo mettere al centro le nostre proposte, frutto anche di un lavoro condiviso. Veniamo dall’esperienza delle Agorà, che sono state molto aperte e partecipate verso l’esterno.
Il nostro campo largo è il Paese.
Le alleanze sono funzionali alle cose che vogliamo fare, intanto dobbiamo dire chiaramente la nostra proposta, alternativa a quella di Meloni.
La campagna elettorale è appena cominciata ed è un percorso nella società. Nulla è già determinato, la destra può essere sconfitta da una proposta chiara, un’idea democratica e progressista di paese.
La democrazia vive di questa possibilità di scegliere tra opzioni diverse. Abbiamo lavorato con tante e tanti, costruito insieme proposte, difeso diritti, prodotto innovazione sociale e culturale.
Nulla è già scritto, c’è una battaglia da fare. Noi siamo pronti.

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